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In quello scambio davvenire

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                                 L' Inatteso

fracassa le pareti della mente

con la dolcezza feroce di un affanno

tra turbamento e lingua la tua Voce

come penetrasse l’atmosfera

e noi

posati in mezzo  un campo i giuramenti

.nati con la camicia benandanti

nella lista degli angeli. all'indietro

trasciniamo le mele dallo stesso lato

dissetando le piante con una mano sola

dalla punta dei piedi ci allontaniamo. insieme

commossi e bensapendo dentro-

sotto quale neve nella pelle

dell'Altro- tremiamo soli

 

E' bianco tormento d’invisibile
chinarsi a terra per baciare il velo
su questa brevità dell’occhio

                                 che svanisce
che  cambia- la vita senza tregua
si afferra a tutto quel che può- mi dici

 

con la solennità del sacerdote:
verranno i giorni delle messe
diventeremo madri delle cose
di più sottili confessioni silenziose 

                                                                                        si fa pretesto un corpo_
                                                                                                                        _in cui deporre i se
                                                                                  portando il peso di un’immagine tremante
                                                                                                    nella figura che alimenta Attese.


In quello scambio d’avvenire va il congedo-
al confine dei prati,  alla salita,

coi piedi nudi  al boscovecchio –credimi:
modalità dell’accadere è respirando

senza posa – sulla china del profondo
resiste puro lo sguardo, e ci sovrasta


[dove gli alberi camminano in avanti.]

 

 Lorenzo Mullon - 01/11/2013 17:14:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Ci sono mille scambi d’avvenire in queste coincidenze inaspettate, il mondo è un garbuglio di binari, le stazioni sono una dentro l’altra, e ci vengono incontro, quale sapremo attirare?

  Cristina Bizzarri - 01/11/2013 10:00:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Quello che non smette di meravigliarmi nelle tue poesie è l’intreccio inestricabile di visionarietà, pensiero, filosofia "universale" - va in una direzione che però tutto abbraccia, percepisce e vede - un pensiero "new age" che del "new age" non ha la facilità banalizzante dello slogan riduttivo - ma l’anima, cioè il Desiderio di un’Età davvero Altra, dove i saperi ingessati e superbi siano ormai tramontati, e al loro posto
sorga un tipo di conoscenza che sia al contempo pensiero
coltivato e apertura adogmatica.
Bellissime le immagini che in alcuni punti sembrano un rewind - ritorno all’origine di una gioia.
rewind - ritorn

 Amina Narimi - 31/10/2013 23:01:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

"Nulla è mai stato scritto o dipinto,
costruito o inventato,
se non per sfuggire all’inferno."
(Antoninb Artuad)

Grazie Domenico, ha ragione Cristina, le Magicien :
le tue parole mi hanno ricordato una copertina de La Lettura del Corriere della Sera realizzata da Marcello Jori: "calmati Vincent"

 Domenico Morana - 31/10/2013 22:31:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

ok, ti credo, Amina

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